Il Talento. Non solo una naturale predisposizione ma capacità di impegno e apprendimento.
Sovente mi capita di confrontarmi con persone che manifestano la poca soddisfazione che riescono a trarre dal loro lavoro. Questo succede perché non riescono a far maturare le proprie idee e a metterle in campo o semplicemente perché non credono abbastanza nelle loro potenzialità. Se declino questa esperienza al mondo in cui opero io e cioè quello che si occupa del benessere psicofisico mi accorgo che questo è tra quelli che hanno sofferto di più negli ultimi anni. Sopraffatti dalla pandemia e dalla crisi economica, con ogni probabilità molti operatori del settore sono stati attraversati dal pensiero di smettere, convinti che il bisogno di attività fisica e sportiva organizzata non fosse una priorità condivisa da persone che stavano vivendo una situazione di disagio. Anche adesso che siamo in via di normalizzazione mi rendo conto che c’è ancora tanta gente che sente di non essere nella condizione di lavorare nel modo più congeniale. Il mio pensiero è che questi problemi reali abbiano solamente portato a galla situazioni di “crisi gestionale” di cui il mondo sportivo già soffriva. Quando con questi soggetti quando presto la mia opera di coach ho l’abitudine di chiedere ai miei interlocutori quale sia, secondo loro, l’origine di queste difficoltà e le risposte più frequenti riguardano la convinzione che questo mondo non abbia più molto da offrire, oppure che è tutta colpa della circostanze economiche e politiche oppure che la concorrenza è spietata e che il mercato del settore non sia più sostenibile economicamente. Non nego che questo in parte sia vero ma personalmente sono convinto che ognuno di noi possa trovare la sua strada in modo alternativo. E cosa faccio in pratica con i miei coachee? Partendo dai bisogni e dagli obiettivi che ciascuno di loro mi manifesta, cerco di affiancarli nella ricerca di un piano di azione, aiutandoli a considerare di percorrere nuove strade utilizzando l’intuito, gestendo le incertezze e sostenendo il coraggio di percorrere, appunto, strade ancora poco battute. Cerco di condividere, nel caso potesse aiutare, anche la mia esperienza di questi ultimi anni in cui mi sono dovuto reinventare e resettare quasi totalmente, ma nello stesso tempo ho trovato nuove soluzioni per soddisfare i miei bisogni. Non sempre questa strategia funziona e talvolta mi sento dire che per me è tutto più facile, che sono un privilegiato e che non tutti hanno le mie stesse capacità. Su questa affermazione, ve lo dico con tutta sincerità, dissento totalmente. A parte che, come per tutti, la mia vita lavorativa ha avuto alti e bassi, e quindi non è che io abbia mai posseduto facoltà miracolose, io credo, invece, di aver cercato di sviluppare il mio talento come potrebbe fare qualunque altra persona, ma l’ho fatto, probabilmente con più caparbietà di altri. Lo ripeto: “qualunque altra persona”, perché vedete, il talento alberga dentro ognuno di noi. Il talento non è dono che la natura sparge a caso sulla testa di qualche predestinato ma è una potenzialità che ognuno porta con sé e richiede di essere coltivata e valorizzata. Ognuno di noi ha talenti diversi ed è per questo che quando diversi talenti si uniscono in un lavoro di squadra i risultati sono notevolmente superiori. Voi potreste dirmi che ci sono atleti che praticano bene individualmente però. E’ vero ma senza il talento del loro allenatore o del preparatore atletico oppure di altri professionisti che lo aiutano nella performance sarebbero meno bravi. C’è un rovescio della medaglia. Purtroppo o per fortuna per fare emergere il talento dobbiamo lavorare duramente e spesso uscire dalla routine di tutti i giorni che ci fa stare nella nostra confort zone. Valorizzare il talento richiede tempo e fatica ed ogni tanto anche delle rinunce molto importanti. Riassumendo voglio dire a quelli che non si sentono così sicuri dei propri mezzi di non rinunciare ai propri sogni e di non aver paura di percorrere sentieri poco conosciuti per arrivare all’obiettivo finale. Siamo stati progettati per resistere ed adattarci in qualsiasi situazione e se abbiamo la forza di resistere, abbiamo anche la possibilità di apprendere e scoprire in noi risorse incredibili di cui ignoriamo talvolta l’esistenza. Provate a ripercorrere la vostra storia alla ricerca dei vostri talenti. Vedrete che prestando più attenzione ed ascoltando le vostre emozioni farete delle scoperte veramente interessanti.
Ezio Dau


