Il senso di appartenenza ovvero il legame indissolubile di un team.
Oggi voglio condividere con voi un concetto che mi è davvero molto caro: IL SENSO DI APPARTENENZA. Ho sempre pensato, e la lunga esperienza me lo ha confermato, che ogni grande lavoro di squadra si realizza non solo con le competenze tecniche ma con l’aggiunta del sentire di appartenere ad un gruppo e non solo di farne parte numericamente. Il senso di appartenenza è importante perché ci fornisce quelle energie supplementari quando le cose non filano per il verso giusto oppure quando c’è da gestire dei conflitti interni al gruppo, perché mette un po’ da parte gli interessi personali per dare priorità a quelli del team. Ogni grande organizzazione per funzionare al meglio deve prevedere che i propri membri si appartengano l’uno con l’altro. Personalmente non inizio mai un lavoro di team senza prima avere testato quanto i miei potenziali collaboratori abbiano voglia di sviluppare questo tipo di pensiero. Preferisco collaborare con persone che magari abbiano un curriculum un po’ meno ricco di altri ma che dimostrino la motivazione di volerci essere e di voler davvero mettersi a disposizione per costruire qualcosa di comune e condiviso. In questi ultimi tempi ho iniziato a collaborare con un nuovo gruppo di persone che si occupa di benessere psicofisico ed ho avuto la fortuna di trovare colleghi, che come me hanno voglia di investire tempo e idee per la costruzione di una struttura solida e sana composta da soggetti che si sanno sostenere a vicenda e vogliono svolgere il loro lavoro mettendo a disposizione tutta la loro passione nel prendersi cura degli altri. Anche questo è senso di appartenenza nell’accezione più pura del termine. A breve cominceremo una nuova stagione di lavoro e daremo vita ad un nuovo progetto. Perché tutto ciò si concretizzi avremo necessità di cementare ancora di più il nostro senso di appartenenza rispetto al progetto stesso e all’insieme di persone che compongono questo gruppo. Sono molto eccitato al pensiero e non vi nascondo che sviluppare e sentire il senso di appartenenza a qualcosa che sto costruendo insieme ad altri mi emoziona e mi stimola molto. Il senso di appartenenza sul lavoro, come in ogni altro ambito, richiede molto e impegno e l’umiltà di rinunciare un pochino a coltivare solo il nostro orticello, e quindi si palesa come impresa non del tutto semplice ma io credo fortemente che sia uno degli investimenti migliori che ognuno di noi possa fare se vuole esaltare in primis la forza del gruppo stesso, senza tralasciare che quando il gruppo ha successo anche il singolo ne trae enormi benefici. D’altra parte tutte le organizzazioni che hanno un frequente e vorticoso “turnover” dei membri che le compongono difficilmente brillano per efficienza e risultati ottenuti. Voi di questo argomento cosa ne pensate? Anche voi ritenete il senso di appartenenza prioritario e propedeutico ad ogni azione nel vostro gruppo di lavoro? Quanto vi è difficile l’esercizio di mettervi a servizio del team dovendo rinunciare al vostro tornaconto personale?
Ezio Dau


